Rassegna Stampa


PAROLA D'ORDINE PER L'OLIO D'OLIVA: ACCORCIARE LA FILIERA                                                   
Premi GiardinelliDal miglioramento della qualità e dell'ambiente alla commercializzazione. Le nuove organizzazioni dei produttori alla prova dei fatti. C'è chi si è mosso per tempo, come Unasco, che valorizza gli oli dei soci creando un legame diretto con i consumatori.

La commercializzazione è la nuova sfida che si troveranno ad affrontare le organizzazioni dei produttori che, per volontà europea, non gestiranno più solo i programmi di miglioramento della qualità e affini ma dovranno dimostrare di saper anche vendere l'olio dei soci.

Per il riconoscimento, e l'accesso ai fondi comunitari, sono stabiliti dei limiti piuttosto restrittivi in volume e valore di commercializzazione, tanto che non tutte le organizzazioni, le associazioni e i consorzi finora accreditati lo continueranno ad essere anche in futuro.

Tra le unioni dei produttori, oggi associazioni di organizzazioni di produttori, Unasco ha cercato di creare un modello unico che si basasse su tre elementi essenziali: certificazione, valorizzazione, remunerazione.

Il primo elemento da abbattere è stato l'individualismo dei soci, creando le condizioni per una concentrazione di prodotto, soprattutto di olio extravergine di oliva certificato. Non è un caso che, nel 2014, il 91% del fatturato sia dovuto a olio biologico. Un successo che ha spinto aziende agricole verso questo modello produttivo, in particolar modo in alcune regioni quali la Calabria, la Puglia e l’Abruzzo.

La novità, dunque, è che le imprese non sono state stimolate a investire sul biologico a fronte di contributi pubblici ma grazie alle vendite di prodotto, ovvero misurandosi col mercato.

Un sistema che presenta ancora un grosso tallone d'Achille. Infatti rimane ancora marginale l’incidenza delle vendite di olio confezionato sul fatturato raggiunto. Se il fine ultimo è di far avere una remunerazione adeguata al produttore attraverso la creazione di valore aggiunto sul prodotto olio extra vergine di oliva, il rapporto diretto tra produttore e consumatore diventa essenziale.

Per creare i necessari presupposti di credibilità e fiducia, Unasco ha favorito l'accesso dei soci alla certificazione di rintracciabilità di filiera UNI EN ISO 22005:08 e, già sei anni or sono, ha creato un premio: “silenzio, parla l'oro verde tracciato!”, la cui selezione è affidata al panel di Marco Oreggia.

Nel corso del convegno del 26 marzo scorso a Eataly di Roma sono stati svelati i nomi dei vincitori degli ambiti riconoscimenti:

Il I classificato della categoria biologico è il siciliano Giardinelli, della Soc. Agr. Semplice Giardinelli. Un olio extravergine di oliva tracciato prodotto a Bronte, dal fruttato medio, all’olfatto deciso e ampio, al gusto presenta amaro e piccante ben espressi e armonici.

Il I classificato della categoria convenzionale, l’olio extravergine tracciato campano Fierro Michele, dell’omonima azienda agricola e prodotto ad Olevano sul Tusciano. Dal fruttato medio, al naso è deciso e ampio, con amaro spiccato e piccante presente.

Il II classificato della categoria convenzionale è stato il pugliese Foglia d’oro, dell’azienda Agri Basile s.s., abituata ad arrivare sempre in vetta al Premio Unasco. Questo olio tracciato prodotto a Carpino dal fruttato medio-leggero, deciso e avvolgente all’olfatto con amaro potente e piccante deciso.

Il III classificato della categoria convenzionale è stato un olio extravergine tracciato molisano, da questo anno Dop, Oleificio Tulipano, prodotto da Luigi Tulipano. Un olio extravergine di oliva tracciato, prodotto a Guglionesi, dal fruttato medio, all’olfatto elegante e fine e al palato con amaro spiccato e piccante armonico.

PREMIO UNASCO 2015                                                                                                                                                               
premiazioneI MIGLIORI OLI EXTRAVERGINE DI OLIVA TRACCIATI DEL SISTEMA UNASCO SONO STATI I PROTAGONISTI DEL PREMIO UNASCO 2015: SILENZIO, PARLA L’ORO VERDE TRACCIATO! CINQUE PRODUTTORI VINCITORI DI DIVERSE REGIONI DEL SUD ITALIA, DALLA SICILIA ALLA CAMPANIA, SONO STATI PREMIATI DAI RELATORI DEL CONVEGNO UNASCO TENUTOSI GIOVEDÌ 26 MARZO 2015 PRESSO EATALY ROMA.

Valerio Cappio, Coordinatore del progetto, è stato il presentatore e la guida all’assaggio del Premio UNASCO 2015. Ad ogni partecipante sono stati distribuiti due bicchieri con ottimi oli extravergine tracciati di diversa tipologia. Valerio ha rispolverato dalla loro memoria le tecniche di assaggio: tenere il bicchiere, con una mano l’altra sopra per tapparlo e riscaldarlo per meglio sentire gli odori all’olfatto; assaggiare un sorso e fare il cosiddetto “strippaggio”, divertente e rumoroso. Ecco che si sente in sala qualche colpo di tosse, è l’effetto dei polifenoli percepiti nella gola che tanto bene fanno alla salute umana.

Ogni partecipante ha compilato la scheda, annotando i sentori e i sapori e votando il loro preferito. Chi avrà vinto? il campione 01, primo classificato convenzionale, o il campione 02, primo classificato biologico? Solo uno è stato il vincitore del Premio della Giuria Popolare 2015.

Durante lo scrutinio, Valerio Cappio ha svelato i vincitori del Premio Unasco 2015 decretati dal Panel di Marco Oreggia, non senza accessi confronti e pareri contrastanti.

Il I° classificato della categoria biologico è l’olio EVO tracciato siciliano Giardinelli, della Soc. Agr. Semplice Giardinelli. Un olio extravergine di oliva tracciato prodotto a Bronte, dal fruttato medio, all’olfatto deciso e ampio, al gusto presenta amaro e piccante ben espressi e armonici. Premiato dal Presidente Unasco, Luigi Canino, ha ritirato l’ambito premio il titolare dell’azienda e importante imprenditore dell’Alta Moda, Franco Catania, che, nonostante sia abituato a ricevere riconoscimenti, era molto emozionato.

Il I° classificato della categoria convenzionale, l’olio extravergine tracciato campano Fierro Michele, dell’omonima azienda agricola e prodotto ad Olevano sul Tusciano, è stato premiato da Cristina Solfizi, consigliere di amministrazione UNASCO. Dal fruttato medio, al naso è deciso e ampio, con amaro spiccato e piccante presente. A ritirare il premio era presente il produttore, Fierro Michele, abituato più a ricevere riconoscimenti oltre oceano che in Italia.

Il II° classificato della categoria convenzionale è stato l’olio extravergine tracciato pugliese Foglia d’oro, dell’azienda Agri Basile s.s., abituata ad arrivare sempre in vetta al Premio UNASCO. Questo olio tracciato prodotto a Carpino dal fruttato medio-leggero, deciso e avvolgente all’olfatto con amaro potente e piccante deciso, è stato premiato dal Vice Presidente UNASCO, Carmelo Vazzana.

Il III° classificato della categoria convenzionale è stato l’olio extravergine tracciato molisano, da questo anno D.O.P., Oleificio Tulipano, prodotto dal Sig.re Luigi Tulipano che era presente ed è stato premiato dal professore e nutrizionista Massimo Cocchi. Un olio extravergine di oliva tracciato, prodotto a Guglionesi, dal fruttato medio, all’olfatto elegante e fine e al palato con amaro spiccato e piccante armonico.

Valerio Cappio conclude il convegno svelando il nome dell’olio tracciato più votato dai partecipanti. Anche in questo caso, la battaglia è stata decretata a colpi di assaggi e, seppur per pochi voti, ha vinto il Premio della Giuria Popolare l’olio extravergine tracciato campano di Fierro Michele. A premiare questa ottima produzione di Olevano sul Tusciano è stata Francesca Rocchi, Vice Presidente di Slow Food Italia.

La UNASCO ringrazia tutto lo staff, i relatori, gli esponenti delle Organizzazione, gli invitati, il panel di Marco Oreggia, i produttori e i consumatori che ha hanno partecipato al convegno. Ma soprattutto ringrazia i produttori che, con il Consorzio e le Cooperative, coltivano e tutelano con sentimento il patrimonio olivicolo nazionale.